venerdì 17 luglio 2009

ECCELLENZA E PROMOZIONE ECCO I GIRONI

GRUMELLESE come previsto inserita nel girone C con 7 bergamasche, 5 bresciane, 4 mantovane e una cremasca.
Chi potrebbe essere la squadra da battere? La prima sensazione è che la favorita numero uno possa essere il castegnato. Con a ruota dellese, desenzano e castiglione.
Tra le bergamsche metterei in pole la ghisalbese (ottima rosa ed esperienza in categoria) e l'aurora seriate che sembra tutto fuorchè una matricola.
Il suzzara è un'incognita anche se storicamente in questa categoria è sempre in prima linea.
Incognite castellucchio e volta mantovana.
Casale Vidolasco che con un anno di esperienza in più può sicuramente fare un ottimo campionato.
La grumellese?....vedremo....l'entusiasmo c'e', la voglia di fare anche, il potenziale è sicuramente buono..ora si tratta di iniziare con entusiasmo ma anche con sufficente calma e tranquillità!
Siamo alla vigilia della preparazione pre campionato e si hanno davanti 10 mesi....i conti come sempre si trarranno molto più avanti quindi lasciamo il tempo al tempo!!

martedì 14 luglio 2009

Sempre sulla "regola dei giovani"

Sempre in merito alla "regola dei giovani" riporto alcuni articoli di statuti delle istituzioni che regolano il mondo del calcio.
Purtroppo molto probabilmente la regola in questione non va formalmente "contro" nessuno di questi articoli ma è indubbio che nella sua effttiva applicazione non li rispetti.

STATUTO F.I.G.C.

Art. 2 Comma 3
"La F.I.G.C., nell'ambito delle proprie competenze, promuove la massima diffusione della pratica del giuoco del calcio in ogni fascia di età e di popolazione, con particolare riferimento al calcio giovanile"

STATUTO C.O.N.I.

Art. 2 Comma 3
" Il CONI detta principi per promuovere la massima diffusione della pratica sportiva in ogni fascia d'età e di popolazione, con particolare riferimento allo sport giovanile sia per i normodotati......"

Art.2 Comma 4
" Il CONI, nell'ambito dell'ordinamento sportivo, detta principi contro l'esclusione, le disuguaglianze, il razzismo e la xenofobia e assume e promuove opportune iniziative contro ogni forma di violenza e discriminazione nello sport."

Lo statuto del Coni è retto dal seguente decreto legislativo :

D.Lgs. 23 Luglio 1999, n. 242

Art 16
1. Le federazioni sportive nazionali sono rette da norme statutarie e regolamentari sulla base del principio di democrazia interna, del principio di partecipazione all'attività sportiva da parte di chiunque in condizioni di parità ed in armonia con l'ordinamento sportivo nazionale ed internazionale

In conclusione in una squadra di cacio supponiamo si giochi dai 17 ai 33 anni....quindi per annate da 1975 al 1992.
Con questa regola le squadre vengono costruite con 13/14 elementi per 5 classi (1988 - 1992) e un massimo di 10 posti per le restanti 12 classi (1987-1975)!!!!!!

Questa è possibilità di partecipazione senza discriminazione?
Qui la partezipazione è libera in condizioni di parità?
A me sembra che se sono della classe sbagliata, anche se la norma non lo vieta, nella realtà sia molto difficile partecipare.

giovedì 9 luglio 2009

E ci risiamo

http://www.lnd.it/index.php?page=nws_show_reg&id_lnd_news_cat=1&id_lnd_news=27895&r=10

E avanti per un altro anno....tra l'altro si torna indietro con il ritorno a tre giocatori giovani....benissimo.

La mia opinione sulle regole che obbligano le squadre di calcio a schierare giocatori giovani. Non entro nel merito di una valutazione giuridica in quanto non ne ho la competenza anche se “a occhio” mi sembra questa una regola quantomeno discriminatoria. E su questo argomento magari si potrà approfondire.
Valuto invece quelli che sono i risultati dell’introduzione della regola in funzione delle finalità che essa dovrebbe raggiungere. Le valutazioni le faccio in funzione di un’esperienza pluriennale.

Questa regola è stata introdotta con tre finalità ufficiali:
1) Valorizzare i giovani
2) Accrescere gli investimenti nei settori giovanili
3) Ridurre i costi di allestimento rose per le società
Risultati:
1) Non raggiunto
2) Non raggiunto
3) Non raggiunto

La valorizzazione dei giovani non si fa obbligando le società a schierare ragazzi di 17/18 anni. Tra i molteplici motivi mi piace ricordare i seguenti:
E’ vero che un ragazzo gioca 60 partite in due anni in Serie D o Eccellenza ma questa è l’unica finestra che lui può sfruttare per fare un salto di categoria. O ci riesce in questi due anni o per lui le porte si chiudono in modo pressochè definitivo e molto probabilmente finirà in due o tre categorie inferiori. E mi chiedo perché ad un ragazzo di 20/21 anni non deve essere data la possibilità di fare un salto di categoria. Ce ne sono di casi in cui un ragazzo matura più tardi.
Queste 60 partite vengono giocate da molti giovani fuori ruolo. Questo perché la maggior parte degli allenatori preferisce avere i giovani in fascia (li fanno meno danni) e allora un difensore centrale o un centrocampista centrale viene dirottato in fascia in un ruolo non suo.
Sempre per lo stesso motivo la società con l’allenatore determina i ruoli da coprire con i giovani (molto spesso uno di questi ruoli è il portiere) e in questi ruoli acquisisce solo giovani. E allora questi ragazzi si alleneranno con pari ruolo coetanei perdendo tutto ciò che può apprendere dal lavorare con un pari ruolo di esperienza pluriennale.

I settori giovanili.
Secondo me la cura e lo sviluppo di un settore giovanile è funzione della sensibilità di chi dirige la società. Tale sensibilità c’e’ o non c’e’ e non può essere incrementata con delle regole. Chi ha già a cuore il settore giovanile continua nel suo operato, chi non ne ha acquisterà sul mercato i giovani per rispettare la regola e basta.

Sui costi non posso dire nulla con certezza, ma immagino che anche i costi dei giovani grazie a questa regola siano lievitati.

Concludo esponendo quest’ultimo concetto.
Da praticamente tutte le componenti del calcio (giocatori, allenatori, dirigenti, presidenti) c’e’ accordo nel dire che le finalità ufficiali non sono state raggiunte, anche se magari con motivazioni diverse dalle mie. E mi chiedo perché allora questa regola continua a essere in vigore.
Allora mi viene da pensare che ci sia una finalità non ufficiale che viene costantemente raggiunta e che giustifichi il mantenimento in vigore della regola.
Questa finalità “sconosciuta” io la identifico nella creazione di un mercato di ragazzi che in assenza della regola sarebbe molto più ristretto sia in termine di numero di giocatori che in termini di cifre. E qualcuno da questo mercato ne trae indubbi vantaggi.