mercoledì 4 agosto 2010

Ricordi d'infanzia (sono sempre i più belli)

Non sono mai stato un tifoso della nazionale. Non sono mai riuscito a farmi coinvolgere dall'entusiasmo collettivo che si manifesta in occasione delle manifestazioni in cui è impegnata la nazionale italiana. Quella follia colletiva non l'ho mai sentita mia. Quindi i miei ricordi delle competizioni mondiali o europee non sono legati alle imprese o delusioni azzurre.
I miei ricordi mondiali più belli, quelli che ancora mi fanno sorridere quando li ravvivo, sono di un bambino di una decina d'anni su un prato. Questo bambino in mezzo a due pali fortunosi si fa calciare un pallone da suo padre e ad ogni parata (chiamiamola cosi anche se sarebbe meglio dire: ogni volta che il pallone lo colpisce) snocciola uno dei seguenti nomi:
Rinat, Jean Marie, Michel, Andoni, Tony, Packie, Peter.
Sono gli anni a cavallo delle due manifestazioni che ho vissuto con l'ingenuità tipica dei bambini. I mondiali del 1986 e gli europei del 1988.
E loro sono rimasti in assoluto i miei preferiti, i cosidetti idoli che ti rimangono dentro. Sono passati più di vent'anni, ho visto moltissimi altri numeri 1 che ho potuto apprezzare anche in modo più "completo". Ma nessuno ha scalzato i magnefici sette.
Molte volte provo a fare una classifica dei sette ma ogni volta questa cambia. C'e' poco da fare sono tutti al primo posto.

Il primo che vi voglio presentare è il portiere di una squadra che io non identificavo con dei giocatori in particolare perchè bastava il nome per impressionare un bambino. Questa squadra era l' U.R.S.S.
E il portiere in questione ne era il giusto capitano. RINAT DASAEV!
Per raccontare di DASAEV vi riporto un bellissimo articolo di Beppe di Corrado dal sito storie di calcio. E vi dico che la maglia con la scritta CCCP mi fa venire la pelle d'oca ancor oggi. Buona lettura

RINAT DASAEV

2 commenti:

  1. Stesse emozioni, stessa opinione! Bellissimo post il tuo.

    Barbara Risoli

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  2. Peso torna ad aggiornare questo blog!!!! ;)
    G.Gh.

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